(Alessandra Giorda- Prima parte Intervista) Encomiabile l’attenzione che l’Ambasciata d’Italia ad Ankara (Turchia) riserva all’opera lirica e alla musica. Nell’intervista a seguire l’Ambasciatore Giorgio Marrapodi descrive molto bene l’impegno nella promozione di eventi musicali, culturali dell’Ambasciata, che sono tra gli ingredienti fondamentali e fiori all’occhiello delle relazioni bilaterali Italia-Turchia.
Qual è l’obiettivo?: “Costruire ponti”. Senza ombra di dubbio la musica è un linguaggio universale, abbatte barriere e non conosce colori della pelle, religioni e background culturali, ma unisce e non divide. Italia e Turchia sono due paesi con una storia che li lega suggellata da varie testimonianze di artisti e musicisti italiani che hanno arricchito e influenzato culturalmente le Corti dell’Impero Ottomano.

Ambasciatore Marrapodi, quali sono oggi le priorità dell’Ambasciata d’Italia ad Ankara nel rafforzare i rapporti culturali tra Italia e Turchia?
I rapporti culturali tra Italia e Turchia hanno radici antiche di rilievo storico. Essi sono profondi, intensi, vivaci e sostenuti da una strategia di cooperazione che spazia dall’archeologia allo scambio artistico, dai festival culturali alla diplomazia scientifica e lo scambio accademico. Grazie ad un lavoro costante e di sistema, i rapporti culturali sono uno dei fiori all’occhiello delle nostre relazioni bilaterali.

Ambasciatore Giorgio Marrapodi tra eventi culturali
I numerosi eventi organizzati in diversi settori e la partecipazione alle manifestazioni più prestigiose, con concerti, proiezioni di film, mostre e performance artistiche e letterarie, sono dei veri ponti tra i nostri due Paesi. L’Italia è vista come un punto di riferimento nel mondo della cultura, a partire da settori come l’opera lirica, la moda, il design, l’archeologia, il cinema, la fotografia, lo sport in cui siamo particolarmente attivi qui in Turchia e verso cui si concentrano l’interesse e l’apprezzamento verso il nostro Paese.
In che modo la cultura, e in particolare la musica, contribuisce a costruire ponti tra i due Paesi?
La cultura in generale, e la musica in particolare, svolgono un ruolo fondamentale nel consolidare i rapporti di collaborazione tra l’Italia e la Turchia, anche alla luce delle affinità tra i nostri due popoli nell’apprezzarne il valore. Per questo la cooperazione tra i due Paesi nel campo musicale si traduce nella programmazione di molteplici attività.

Quest’anno la stagione lirica nei principali teatri turchi è stata piena di capolavori italiani, penso ad esempio al successo del Concerto del Requiem di Verdi a Istanbul, con la straordinaria partecipazione di Ferruccio Furlanetto. Un Requiem che avevamo promosso anche nel 2023 ad Ankara quando, occasione dei 100 anni della Repubblica Turca, vi fu la straordinaria partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Presidenziale della Repubblica di Turchia, diretta da un direttore d’orchestra italiano, Andrea Solinas, con l’esibizione di cantanti italiani e turchi.

Si tratta di uno scambio che, come accennavo, ha radici storiche. Sono numerose le testimonianze di artisti e musicisti italiani che hanno arricchito e in qualche modo influenzato culturalmente le Corti dell’Impero Ottomano. Come Ambasciata siamo impegnati a valorizzare queste storiche testimonianze, come nel caso dell’evento organizzato per riscoprire il contributo di Giuseppe Donizetti (fratello del più famoso Gaetano) presso la Corte Ottomana. Denominato in Turchia Donizetti Pascià (onorificenza raramente concessa agli stranieri), figura autorevole presso la corte ottomana che modernizzò nel XIX secolo la tradizione musicale locale in senso occidentale introducendo importanti innovazioni.

Questo esempio storico è la dimostrazione di come lo scambio culturale e musicale sia stato un punto qualificante nelle relazioni tra i nostri Paesi, un autentico ponte stabile lungo l’arco della storia. Tali esempi indicano quanto rilevante sia la continuità della collaborazione e dello scambio culturale tra i due Paesi, che ha accresciuto nel tempo la sua vitalità. Abbiamo anche voluto celebrare Donizetti Pascià, questo ambasciatore italiano della musica in Turchia, con un concerto a Palazzo di Venezia a Istanbul durante il quale sono stati eseguiti brani inediti da spartiti che appartengono ad un noto collezionista privato. Concerto che speriamo di ripetere questo autunno in Ambasciata ad Ankara.
Oltre ad eventi e concerti, la nostra intensa azione si concentra anche sugli scambi artistici e sulla formazione dei talenti, come in occasione della masterclass di canto lirico organizzata ad Ankara, in collaborazione con l’associazione “Vicenza in Lirica” quest’anno, che ha riscosso molto successo tra i giovani turchi.

L’Ambasciata è stata protagonista di numerosi eventi di promozione dell’opera lirica italiana in Turchia. Qual è stata la risposta del pubblico turco?
L’opera lirica italiana, una delle espressioni artistiche più riconoscibili e celebrate della nostra cultura nel mondo, diventata a dicembre 2023 Patrimonio UNESCO, gode di un grande apprezzamento in Turchia. La sua forza sta nella bellezza della musica, nella profondità delle storie narrate e nella potenza espressiva. Il pubblico turco risponde sempre con grande interesse alle manifestazioni che organizziamo in particolare in questo settore. Dal 2024 stiamo dedicando anche grande attenzione anche alla formazione e alla didattica, organizzando corsi di perfezionamento di canto lirico per giovani cantanti. Queste attività registrano grande successo in quanto è riconosciuto al nostro Paese il valore di un grande expertise nell’insegnamento del canto. Certamente questo è dovuto alla prestigiosa tradizione del canto lirico che nasce in Italia, culla del teatro musicale.

Ambasciatore Giorgio Marrapodi
Quali progetti futuri sono in programma per continuare a diffondere il patrimonio lirico italiano in questa terra ricca di fascino e seduzione?
Tra i progetti futuri che abbiamo in programma ci sono la continuazione della proficua collaborazione con il Ministero della Cultura, l’Opera e Balletto di Stato di Ankara e di Istanbul e Istituzioni private, per la realizzazione di concerti e rappresentazioni di Opere liriche con cantanti italiani e turchi. Ritengo che la formazione e la didattica abbiano un ruolo centrale e strategico, pertanto continueremo ad impegnarci affinché le masterclass di canto lirico, già avviate negli scorsi anni possano proseguire e avere continuità nel tempo.

Perché la musica lirica continua ad avere un potere universale, capace di emozionare anche un pubblico lontano culturalmente?
La lirica continua ad avere un potere universale e senza tempo. Essa coniuga poesia, musica, tecnica, intrattenimento, scenografia, recitazione, costumi, luci, regia ed è una delle più alte manifestazioni dell’arte e della comunicazione. La vitalità e l’autenticità di un’opera ed il concerto delle maestranze ad essa collegate sono qualità che non si possono riscontrare in molte altre manifestazioni artistiche.
In Italia stiamo assistendo a un vero e proprio fenomeno di successo delle soap opera turche. Tutti pazzi per la Turchia, social, agenzie di viaggio, ricette di cucina, impennata del turismo italiano verso la terra delle soap. Ci sono accordi Governativi per la promozione Italia -Turchia e cosa pensa di questo fenomeno?
L’intrattenimento ed il turismo sono due componenti di successo ed in crescita in entrambe le direzioni. Sono dati e tendenze di cui siamo molto soddisfatti, accompagnati dal sostegno attivo dei due Governi e dalla cooperazione tra tutte le istituzioni settoriali competenti. Durante il recente Vertice Intergovernativo Italia-Turchia svoltosi a Roma il 29 aprile scorso, sono stati siglati nuovi protocolli d’intesa per rafforzare la cooperazione bilaterale anche in ambito culturale, a partire da settori quali il contrasto al traffico illecito di beni culturali, la valorizzazione dei musei e del patrimonio archeologico, la cooperazione in materia archivistica.
Nel video anche S.E. l’Ambasciatore Giorgio Marrapodi
In particolare, Italia e Turchia collaboreranno a mostre ed eventi espositivi, progetti di ricerca comuni e valorizzazione di siti storici, che mettano in risalto i legami tra le grandi civiltà del Mediterraneo. Per citare due iniziative concrete: è in corso presso il più prestigioso centro espositivo della capitale turca, Ankara, una straordinaria mostra fotografica sull’Italia, realizzata in collaborazione con la Fondazione Torino Musei, Galleria d’Arte Moderna, con opere originali che raccontano la storia urbanistica e paesaggistica del nostro Paese, dal neorealismo ai giorni nostri.

Parallelamente, il Colosseo ha ospitato negli ultimi mesi al suo interno una mostra installata dalla Turchia e dedicata allo straordinario sito archeologico di “Göbekli Tepe” che ha riscosso grandissimo successo. Sono solo due esempi che confermano la frequenza di iniziative culturali tra Italia e Turchia, due Paesi che condividono un patrimonio culturale ricco e interconnesso, che continueremo a valorizzare.
E vorrei infine menzionare anche l’ambito sportivo, visto che Italia e Turchia organizzeranno congiuntamente gli Europei di calcio del 2032, un evento che si preannuncia di straordinario impatto, ispirato alla nostra storica amicizia.
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GIORGIO MARRAPODI:”L’OPERA LIRICA E’ LA TRASMISSIONE DI EMOZIONI IN MUSICA”
