Giovedì 17 luglio è andato in scena Nabucco, dramma corale di Giuseppe Verdi, nel nuovo allestimento che ha inaugurato il Festival 2025, per una delle repliche più attese dell’estate: il soprano Anna Netrebko interpreta infatti Abigaille per la prima volta in Italia, dopo il debutto tedesco in una parte che richiede carisma, estensione, varietà di accenti, ira ferina e dolcezza. Con lei si riconferma gran parte del cast della prima: il baritono Amartuvshin Enkhbat nel ruolo del titolo, Francesca Di Sauro come Fenena, Galeano Salas come Ismaele, con il basso Christian Van Horn nei panni di Zaccaria, Gabriele Sagona in quelli del gran sacerdote di Belo, Carlo Bosi come Abdallo e Daniela Cappiello come Anna.

Nabucco è anche vicenda collettiva, narrata dal Coro, preparato da Roberto Gabbiani, protagonista delle pagine più celebri, mentre la direzione musicale è affidata a Pinchas Steinberg, alla guida dell’Orchestra areniana. Grande impegno anche per Ballo, figuranti e Tecnici di Fondazione Arena nello spettacolo di Stefano Poda, che mostra lo scontro fra i popoli del libretto in un dualismo di colori e masse in perenne conflitto, come due particelle separate in attesa di una riconciliazione finale, ideale ricongiungimento in una sola umanità. Tremila costumi, tessuti innovativi, duelli di scherma, effetti speciali di luce e una simbolica esplosione che cambia la storia di Nabucco e dei popoli.

Ph Ennevi