«OperaCamion riqualifica gli spazi urbani della città che spesso noi vediamo dalla macchina camminando e non ci rendiamo nemmeno conto che possono essere abitati. La piazza diventa un’agorà nuova di incontro tra le persone che si riuniscono dietro alla musica»Sono le parole di Manu Lalli, per la seconda volta chiamata a firmare la regia del progetto itinerante del Teatro dell’Opera di Roma che trasforma un TIR in un vero e proprio palcoscenico su ruote, con musiche dal vivo eseguite dall’Orchestra della Fondazione capitolina diretta da Carlo Donadio. Dopo il successo de Il barbiere di Siviglia, che lo scorso maggio e giugno ha portato la bellezza dell’opera nelle piazze di Roma, dal 14 al 28 settembre sarà la volta di Tosca di Giacomo Puccini in scena in sette municipi di Roma. La prima tappa è prevista domenica 14 a Piazza Sirio, sul lungomare di Ostia, seguita da altri sette appuntamenti fino al 28 settembre, tra cui due serate speciali a Castel Sant’Angelo, luogo simbolo dell’opera pucciniana. Con questo nuovo calendario OperaCamion raggiunge idealmente l’intera città, dopo aver già coinvolto oltre 10.000 spettatori con Il barbiere di Siviglia, di cui il 30% alla loro prima esperienza con l’opera lirica dal vivo.

«Opera Camion riparte da Ostia e torna con il suo Tir-palcoscenico nei quartieri di Roma – dichiara Massimiliano Smeriglio, Assessore alla Cultura di Roma Capitale –, stavolta con la Tosca di Giacomo Puccini, per la regia di Manu Lalli e la direzione di Carlo Donadio. Opera Camion non è solo un evento, è una proposta di accesso. È il tentativo di abbattere le barriere che spesso circondano il mondo della cultura ed è una delle iniziative che abbraccia nel modo più significativo l’idea che per noi Roma è tutta Roma. Opera Camion ci invita a scoprire che ci sono ancora spazi per la meraviglia e quel mezzo di trasporto diventa simbolo di un’operazione culturale che genera movimento, connessione e cambiamento. Un punto d’accesso al cuore, alle vocazioni inespresse delle persone. Soprattutto quelle con meno opportunità».

«Con le 8 recite di questa seconda produzione, OperaCamion nel 2025 raggiungerà per la prima volta tutti i quindici municipi di Roma – dichiara Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma –, un obiettivo ambizioso ma coerente di questo progetto che abbraccia e unisce l’intero territorio cittadino, rinnovando così il nostro impegno a rendere l’opera accessibile e partecipata, perché il teatro deve essere di tutti. Per questo abbiamo voluto includere la partecipazione speciale dei 9 cori del territorio di Roma Capitale che saranno protagonisti di questa avventura assieme alla nostra Orchestra, ai cantanti, alla Scuola di Canto Corale e a tutto lo staff. Tutto questo acquista un fascino ancora maggiore se si pensa che il titolo scelto è Tosca, l’opera romana per antonomasia. Una sfida importante e coraggiosa che il nostro Teatro ha accettato nell’occasione di questo anno giubilare e che invitiamo tutti a venire a vedere nelle piazze di Roma».

OperaCamion ha l’obiettivo di portare l’opera fuori dai luoghi tradizionali, trasformando spazi urbani e periferici in teatri accessibili e inclusivi. L’iniziativa rientra in una strategia culturale più ampia del Teatro dell’Opera di Roma, che punta a valorizzare il territorio, promuovere la partecipazione e generare occasioni di socialità e rigenerazione.

OperaCamion è un’esperienza condivisa e festosa: l’opera lirica si fonde con lo spirito della strada e con l’energia dei quartieri. Gli spettatori – grandi e piccoli – portano le sedie da casa, si ritrovano in piazza e diventano parte di un rito collettivo, dove la cultura si fa accessibile, conviviale, popolare. Il titolo scelto per questa nuova edizione di OperaCamion, la seconda in occasione del Giubileo 2025, è Tosca, l’opera romana per antonomasia, storia di amore e passione tra la cantante Tosca e il pittore Cavaradossi. Un titolo particolarmente caro al Teatro dell’Opera di Roma che il 1° novembre 2025 celebrerà il culmine del 125° anniversario della prima rappresentazione di Tosca al Costanzi, iniziato il 14 gennaio scorso alla presenza del Presidente della Repubblica.

Per OperaCamion, regia, costumi e luci sono affidati a Manu Lalli, le scene a Daniele Leone, mentre sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma salirà Carlo Donadio. L’opera è presentata in una versione ridotta ma completa. Accanto all’Orchestra e ai giovani cantanti – tra cui alcuni del progetto “Fabbrica” Young Artist Program – parteciperanno anche la Scuola di Canto Corale dell’Opera di Roma e 9 cori individuati nel territorio di Roma Capitale in collaborazione con la Cappella Vestiniana della Basilica di San Vitale al Quirinale. L’adattamento orchestrale è a cura di Vito Lo Re.

Il calendario 2025 di OperaCamion/Tosca coinvolge sette municipi; da domenica 14 a domenica 28 settembre abbraccia un’ampia mappa della città e dei suoi quartieri, dal centro alle periferie: domenica 14 Piazza Sirio, lungomare di Ostia (Municipio X); martedì 16 Parcheggio di via Leonida Repaci, Cinquina/Bufalotta (Municipio III); venerdì 19 Cortile Parrocchia Corpus Domini, Massimina (Municipio XII); domenica 21 Parco Gino Strada – ex Veratti (Municipio VIII); mercoledì 24 e giovedì 25 Castel Sant’Angelo – Lungotevere Castello (Municipio I)sabato 27 Parcheggio via Fosso dell’Osa (fronte civico 338), Villaggio Prenestino (Municipio VI); domenica 28 Rotonda viale Antonio Gandin, Palmarola/Selva Candida (Municipio XIV).

Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 20.30 e durano un’ora e trenta minuti. L’ingresso è libero e gratuito, non serve il biglietto ma basta portarsi la sedia da casa.

OperaCamion è un progetto del Teatro dell’Opera di Roma promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura. È finanziato dall’Unione Europea, Next Generation EU nell’ambito del PNRR, e rientra tra gli Interventi de “Il Giubileo dei Pellegrini: eventi artistici e culturali nella città di Roma, dal centro alla periferia, al fine di favorire la fruizione turistica nel periodo giubilare” (PNRR – M1C3-Inv.4.3 Caput Mundi).

Il progetto OperaCamion è stato presentato per la prima volta nel 2016 con la regia di Fabio Cherstich e le scenografie di Gianluigi Toccafondo.