
Dal 5 al 12 giugno 2025, in scena lo storico allestimento de L’italiana in Algeri
diretta da Sesto Quatrini al debutto romano
Il Teatro dell’Opera di Roma rende omaggio a uno dei più grandi artisti italiani del Novecento, Emanuele Luzzati, riportando in scena L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini, dal 5 al 12 giugno, in un allestimento molto amato. A oltre vent’anni dall’ultima rappresentazione al Costanzi, il titolo torna nella stessa versione scenica, favolistica e travolgente, creata da Luzzati nel 2000 per il Teatro Massimo di Palermo, capace ancora oggi di incantare con la forza del colore, dell’ironia e dell’immaginazione. La regia originale di Maurizio Scaparro, ripresa da Orlando Forioso, che ne custodisce lo spirito e l’equilibrio teatrale, è il primo omaggio al regista scomparso nel 2023.
«È evidente – commentava Scaparro – che in una improbabile ‘Algeri’, Rossini si è divertito alle spalle di un mondo poco conosciuto, oggetto di facile e un po’ rozzo scherno, traguardo di tante opere buffe. Mi sembra si sia voluto divertire in eguale misura dei “turchi” e degli “italiani”, fino a costruire con Isabella e Taddeo una coppia di straordinario e vitalissimo divertimento. A “Mammaliturchi” Rossini sembra aggiungere con il sorriso anche “Mamma gli italiani”, e questo anche consente di leggere L’italiana in Algeri con distacco e divertimento inevitabilmente attualizzabile».
Sul podio, per la prima volta alla guida dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Sesto Quatrini, direttore romano dalla carriera internazionale. Il Coro della Fondazione capitolina è diretto da Ciro Visco, le luci sono di Vinicio Cheli.
Due i cast vocali che si alternano nei ruoli principali: Chiara Amarù (5, 10, 12 giugno) e Laura Verrecchia (6, 8 e 11 giugno) in quello di Isabella, Paolo Bordogna (5, 10, 12 giugno) e Adolfo Corrado (6, 8 e 11 giugno) in quello di Mustafà, Dave Monaco (5, 10, 12 giugno) e Giorgio Misseri (6, 8 e 11 giugno) in quello di Lindoro e Misha Kiria (5, 10, 12 giugno) con Vincenzo Taormina (6, 8 e 11 giugno) in quello di Taddeo. Completano il cast i talenti di ‘Fabbrica’, lo Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma: Jessica Ricci (Elvira), Maria Elena Pepi (Zulma), Alejo Alvarez Castillo (Haly).
Con L’italiana in Algeri, il Teatro dell’Opera di Roma celebra la magia senza tempo di Emanuele Luzzati. La sua visione scenica fa da guida allo spettacolo: un mondo popolato da geometrie fantastiche, colori accesi e sagome immaginifiche che, ancora una volta, mostrano come il teatro possa diventare pittura viva, sogno e meraviglia. Emanuele Luzzati, illustratore, scenografo e artista visivo di fama internazionale, ha lasciato con questo spettacolo uno dei suoi contributi più indelebili al teatro musicale. Le sue scene, insieme ai costumi della storica collaboratrice Santuzza Calì, restituiscono un mondo che trasforma l’Algeri rossiniana in un luogo sospeso tra fiaba e commedia, tra arte visiva e musica. Un universo riconoscibile e unico, che continua a parlare al pubblico con una forza visiva rara, rendendo questa produzione un vero e proprio omaggio all’immaginario luzzatiano.
Dramma giocoso in due atti, su libretto di Angelo Anelli, L’italiana in Algeri è andato in scena per la prima volta il 22 maggio 1813 al Teatro San Benedetto di Venezia. Il grandissimo successo consacrò definitivamente Rossini, allora appena ventunenne, come il massimo operista del tempo, che diede nuova vita all’opera comica italiana.
Dopo la prima di giovedì 5 giugno (ore 20), L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini torna in scena venerdì 6 (ore 18), domenica 8 (ore 16.30), martedì 10 (ore 20), mercoledì 11 (ore 20) e giovedì 12 giugno (ore 20). Lo spettacolo è preceduto dalla Lezione di Opera tenuta da Giovanni Bietti, sabato 31 maggio (ore 18), e dall’Anteprima Giovani, riservata ai minori di trent’anni, mercoledì 4 giugno (ore 19).
ph-Rosellina-Garbo